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UGO D’ALESSANDRO – Come un fisioterapista e osteopata, titolare di due studi, è riuscito a mettere ordine nella sua dinamica vita lavorativa ritrovando la serenità che aveva perso

Ugo è un fisioterapista e osteopata che svolge questo mestiere con successo da ben 20 dei suoi 44 anni di età. La sua storia è iniziata in modo simile a quella di molti nostri studenti: con poche risorse, molta competenza sul campo e tanta ambizione, mettendo su un piccolo studio da solo e familiarizzando sempre più con il suo ruolo di imprenditore vero e proprio.

Con il passare del tempo, infatti, sempre più persone decidevano di affidarsi a lui; e per riuscire a occuparsi al meglio di tutti i suoi clienti e rispondere alle loro esigenze, Ugo ha deciso di assumere una segretaria. Ben presto le segretarie sono diventate due, seguite dall’arrivo di colleghi e collaboratori che lo avrebbero aiutato a gestire l’imponente mole di lavoro che gli spettava.

Entro qualche anno Ugo è diventato titolare di due studi ben avviati nel Sud Sardegna in cui la clientela non mancava, e gestiti da un nutrito team di professionisti. Sembrava proprio che le cose non potessero andare meglio di così.

Ma l’apparenza inganna: gli affari andavano sì a gonfie vele, ma anche con tutto il successo che stava ottenendo e l’aiuto da parte del suo staff era sempre più difficile per lui conciliare le sue due identità lavorative, quella di fisioterapista e quella di imprenditore. 

Ugo ha cominciato a chiedersi quale delle due lo rappresentasse maggiormente, perché portarle avanti entrambe allo stesso modo sembrava un’impresa non destinata a durare: seppur consapevole di quanto fosse dinamica, per forza di cose, la sua vita lavorativa, si rendeva conto che stava diventando frenetica, se non addirittura caotica.

Il continuo accumularsi di impegni, appuntamenti senza sosta e responsabilità, gli impediva di godersi il successo che stava ottenendo, lasciandogli dentro una insoddisfazione profonda, un vuoto che non riusciva a colmare. Il tempo sembrava non bastare mai, e questo andava a intaccare la sua sfera personale, impedendogli di dedicarsi a sua figlia e alle persone a lui care quanto avrebbe voluto:

“Con la crescita del lavoro e quindi degli impegni, sia familiari che professionali, era arrivato un momento in cui non riuscivo a gestire bene tutto: non riuscivo soprattutto a gestire il tempo, venivo investito dagli impegni e quindi vivevo una vita abbastanza di corsa. Riuscivo a pianificare poco e a programmare molto meno”.

Quando Ugo ha notato per caso un annuncio pubblicitario su Facebook dedicato al nostro libro “Cresci senza Assumere”, non sarebbe potuto capitare in un momento migliore: aveva appena avuto una discussione con alcuni suoi collaboratori e quell’insoddisfazione che teneva dentro da tempo rischiava di divorarlo.

Già il titolo del libro sembrava fatto apposta per lui, che di persone ne aveva assunte tante: Ugo sapeva bene che limitarsi a prendere con sé altro personale non poteva bastare per far crescere l’azienda e risolvere i suoi problemi. Convinto di poterci trovare semplicemente qualche dritta su come migliorare il rapporto con i suoi dipendenti, non ha esitato ad acquistare il libro.

Con sua grande sorpresa, però, “Cresci senza Assumere” si è rivelato molto più di quello che si aspettava, anche se era solo un assaggio di quello che il Metodo Ercole avrebbe potuto offrirgli. Superata una certa diffidenza iniziale, che purtroppo o per fortuna è insita in molti imprenditori, si è affidato a noi intraprendendo un percorso di livello superiore: quello del Metodo Ercole Boot Camp.

Clicca nel video qui sotto per l’intervista completa.

Dal credere di ricevere solo qualche informazione sporadica su come relazionarsi con il suo staff all’ammettere di dover cambiare completamente mentalità, facendo tabula rasa e ricostruendo da capo nuove convinzioni, il passo non è affatto breve. Ma Ugo l’ha compiuto, con grande caparbietà e umiltà, resosi conto di come la sua azienda non potesse continuare a crescere se lui non poteva garantirle una buona organizzazione.

E per farlo doveva partire da sé stesso, dal suo modo di programmare e svolgere ogni minima attività della sua giornata e, fondamentalmente, dalla sua gestione del tempo. Ugo aveva sperimentato sulla propria pelle gli effetti negativi di una totale assenza di pianificazione nella sua vita, e ne aveva abbastanza: adesso era necessario cambiare marcia, senza lasciare più spazio all’improvvisazione.

La prima cosa che abbiamo fatto è stato partire dalla mentalità. Nessuna montagna può essere scalata se ai piedi abbiamo delle zavorre che ci impediscono di avventurarci in alto. E così, abbiamo aiutato Ugo a liberarsi dai “pesi mentali” che non gli permettevano di prendere il controllo delle sue giornate e dominare il suo tempo, piuttosto che esserne dominato.

Fatto ciò, siamo passati ad analizzare passo passo le attività che si prefissava di svolgere ogni giorno, iniziando man mano ad applicare la prima fase del Metodo Ercole, la Pianificazione Integrale

La settimana di Ugo era un continuo rincorrere attività ed urgenze, sottostimando tra l’altro i tempi necessari per svolgere ogni compito assegnato. Non è possibile fare un buon lavoro in queste condizioni, né come imprenditore né come tecnico. Ci siamo quindi focalizzati intanto sul pianificare per ogni attività un blocco di tempo, e per ogni blocco di tempo un’attività. Questo ha generato in lui una immediata e ritrovata pace e serenità mentale che gli ha permesso di avere sempre chiaro cosa fare e quando farlo.

Oltre a questo, ci siamo poi concentrati sulla produttività giornaliera aumentando drasticamente il focus sulle singole attività quotidiane. In questo senso, a rappresentare per lui una vera e propria scoperta sono stati concetti semplici ma di grande impatto, come la necessità di non usare la testa come un contenitore di informazioni. 

La mente di un imprenditore, per poter essere in grado di elaborare strategie sempre vincenti per la sua azienda, deve essere più libera possibile da nozioni e informazioni inutili: cercare di tenere a mente un impegno o una scadenza è controproducente perché impegna il cervello in un’attività non necessaria. Molto meglio affidarsi a degli strumenti che fanno questo lavoro per lui, e che in questo sono molto più affidabili.

È in questo modo che, passo dopo passo, anche Ugo ha scoperto cosa volesse dire davvero saper gestire il proprio tempo. E una volta presa confidenza con questo Metodo, i risultati non hanno tardato a presentarsi.

Adesso che Ugo pianificava le sue giornate in modo efficace e con largo anticipo, con ogni attività compresa comodamente ma rigorosamente in un suo corrispettivo blocco di tempo, aveva la possibilità di programmare anche le attività extralavorative con la stessa efficacia.

E se questo ha portato degli ovvi benefici nella sfera personale, permettendogli finalmente di dedicare il giusto tempo alle sue passioni e alla sua famiglia, ridandogli indietro quella serenità che di fatto aveva perso. L’insoddisfazione latente che lo perseguitava è ora svanita, sostituita da una voglia di fare – e di migliorarsi – sempre maggiore.

Ed ecco le sue parole al completamento del Metodo Ercole Boot Camp:

“Questo percorso con Attilio e Nicola mi ha dato tantissime soddisfazioni. Fin dalle prime lezioni ho migliorato quella che era la mia vita in generale, sia professionale che non, e soprattutto mi ha dato quella tranquillità nel trascorrere le giornate che prima non avevo, perché facevo tante cose ma le facevo con fatica, di corsa. Oggi riesco a prevederle e prevenirle, riesco a controllarle.

E quindi è un corso che consiglio a tutti, soprattutto a quelle persone che come me hanno una vita dinamica e fanno tante cose, perché dalla mattina alla sera non sto mai fermo, e che vogliono comunque mettere un po’ le cose a posto in tutte le varie sfere della vita, sia professionale che personale”.

Una volta concluso il Metodo Ercole Boot Camp, Ugo ha deciso di alzare l’asticella e ha fatto accesso al Metodo Ercole Extreme, il programma più avanzato MAI CREATO per trasferire il Metodo Ercole ai collaboratori rendendoli altamente motivati, autonomi, responsabili e perfettamente organizzati, e installare la produttività in ogni singolo aspetto della sua azienda e della sua vita.

Ora che ha tratto personalmente benefici dai nostri percorsi, è intenzionato più che mai a spargere a macchia d’olio questi benefici anche alle persone che collaborano con lui, aumentando il più possibile la redditività delle sue attività.

COSA PUOI IMPARARE DAL CASO STUDIO?

 

È vero che spesso la vita di un imprenditore è molto dinamica, e a volte può anche definirsi frenetica; ma se diventa caotica, costringendolo a sacrificare alcuni aspetti fondamentali della sua vita, c’è alla base un grave problema nella sua organizzazione personale e professionale, anche se gli affari sembrano andare a gonfie vele; e limitarsi ad assumere nuovo personale, oltre a non essere sempre possibile, non rappresenta una soluzione a lungo termine. 

La crescita, quindi, se necessaria e auspicabile, può essere pericolosa per l’imprenditore che può rimanerne schiacciato. È quindi necessario, specie in una fase di espansione, prendere il controllo del proprio tempo e concentrarsi da un lato su una pianificazione di breve, medio e lungo periodo, dall’altro mantenere la concentrazione sulle attività che se messe in atto possono sostenere la crescita aziendale. Senza però mai sacrificare sé stessi: non c’è cosa peggiore che trasformare il lavoro che si ama nella fonte più inesauribile di stress e frustrazione personale.

Il caso di Ugo D’Alessandro, che ha imparato a conciliare il suo lavoro come fisioterapista e il suo ruolo di imprenditore ed è riuscito a concedere nuovamente il giusto spazio alla sua vita privata, dimostra inoltre come la gestione del tempo è ALLA BASE di un processo di crescita aziendale, e che prima ancora di concentrarsi a lavorare sui propri dipendenti e collaboratori, l’imprenditore deve lavorare su sé stesso per essere pronto a cambiare gli altri e il loro modo di lavorare, dando un chiaro e corretto modello a cui ispirarsi.

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