Alessandro lavora come coach nel settore del web marketing e ha da poco aperto, insieme ai suoi soci, una web agency.
È però anche un padre di famiglia e per lui è di vitale importanza, oltre che mantenere un buon livello di efficienza sul lavoro, anche dedicare il giusto tempo a suo figlio.
Purtroppo però nessuno di questi obiettivi così importanti per lui si stava realizzando quando lo abbiamo conosciuto.
Clicca nel video qui sotto per guardare la testimonianza completa.
Anzi, la situazione andava peggiorando a vista d’occhio: l’azienda di Alessandro faceva fatica a mantenere i ritmi e le consegne entro i termini diventavano sempre più difficili, con il rischio di vedere i clienti che si dileguavano l’uno dopo l’altro; in più, Alessandro e il suo team non riuscivano ad esprimere a pieno il suo potenziale, lasciandosi sfuggire occasioni commerciali sotto al naso che, rispetto a quanto sapeva di poter ottenere, lo lasciavano con un pugno di mosche in mano.
La comprensibile insoddisfazione per le occasioni sprecate e per il cattivo andamento dell’azienda non poteva non provocare in lui uno stress mentale sempre maggiore, che rendeva la sua vita ancora più frenetica e incasinata e gli impediva di dedicare alla propria famiglia tutta l’attenzione che invece meritava, e che lui stesso avrebbe voluto genuinamente concederle.
Si tratta di un’insoddisfazione che traspare chiaramente da queste parole di Alessandro riguardo alla sua problematica situazione di partenza:
“Prima di conoscere Nicola e Attilio, come loro ben sanno, la gestione del tempo è sempre stata il mio tallone d’Achille.
Il tempo è il mio peggior nemico, vi garantisco, l’ansia più grande: più cercavo di organizzarmi, più perdevo tempo e le cose si complicavano; maggiore era il mio impegno per organizzarmi, più problemi avevo nel gestire le cose.
Talvolta ho perso anche degli ottimi contratti”.
Al danno subìto sia in campo professionale che personale si aggiungeva inoltre la beffa del non capire come ridurre almeno in parte la portata del problema nonostante l’impegno e le prolungate ricerche.
Alessandro non si era certo risparmiato in questo senso: aveva cercato soluzioni in lungo e in largo, affidandosi a metodi made in USA e provando di tutto, dai libri ai corsi alle app di gestione delle attività, come ad esempio Remember The Milk.
Purtroppo però, come è inevitabile in questi casi, nessuna di queste opzioni lo ha aiutato se non in modo provvisorio ed estremamente superficiale; e Alessandro si ritrovava ancora una volta da solo ad assistere impotente mentre la sua situazione professionale e personale, invece di migliorare, continuava inesorabilmente a precipitare.
In questa atmosfera di profonda frustrazione nel non veder ripagati i propri sforzi e i propri sacrifici, che generava un’ulteriore inefficienza nel lavoro e di conseguenza un ulteriore stress facendolo entrare in un circolo vizioso senza fine, è entrato in gioco anche per lui il Metodo Ercole.È bastato un colloquio con Alessandro perché noi capissimo immediatamente che se volevamo fermare una volta per tutte questo pericolosissimo loop che si era venuto a creare nella sua vita era necessario lavorare innanzitutto sulla sua mentalità.
In primis, bisognava smantellare alcune convinzioni errate di partenza che lo stavano bloccando dall’ottenere qualsiasi tipo di risultato e dallo sfruttare il suo enorme potenziale, e ripartire da zero – altrimenti nessun metodo avrebbe potuto attecchire.
Abbiamo infatti notato subito come, alla base dell’approccio di Alessandro verso qualsiasi forma di organizzazione delle sue giornate, ci fosse non solo una cattiva gestione ma anche un’idea sbagliata del tempo.
Il fatto che lui definisse il tempo il suo “tallone d’Achille” e il suo “peggior nemico” era già un campanello d’allarme per noi.
Ad alimentare questo preconcetto contribuiva anche il fatto che qualunque corso o metodo avesse cercato di applicare in passato si fosse rivelato un enorme fiasco, consolidando nella sua mente l’idea che la gestione del tempo non facesse per lui e che il suo fosse un caso unico nel suo genere e ormai senza speranze.
Niente di più sbagliato!
L’idea che la gestione del tempo possa essere padroneggiata solo da alcune persone senza funzionare per altre, magari per una questione caratteriale o per una chissà quale propensione per l’apprendimento di determinate nozioni o per via dei propri trascorsi personali, è completamente errata e soprattutto pericolosa, e rientra tra le convinzioni errate più diffuse tra gli imprenditori.
Sono convinzioni come questa che rappresentano un vero e proprio veleno per la loro professione e la loro vita privata, perché sono per natura distruttive e si consolidano e rafforzano col passare del tempo, chiudendo la mente degli imprenditori e rendendoli prevenuti verso qualsiasi approccio costruttivo.
È per questa ragione che, come già accennato, in presenza di convinzioni errate così radicate siamo certi che l’unica soluzione sia fare tabula rasa e ricominciare da zero; smantellare uno per uno questi preconcetti e molti altri, per poterle poi sostituire con convinzioni potenzianti e produttive.
Si è trattato, nel caso di Alessandro come di tutti i nostri studenti, del primissimo passo da fare prima di passare al Metodo vero e proprio, prima di trasmettere nozioni anche generiche: se la mentalità non è quella vincente, non è possibile andare da nessuna parte e ogni sforzo risulterà prima o poi superfluo.
Solo quando Alessandro si è finalmente reso conto dei suoi freni mentali e ha intimamente maturato l’idea che il tempo fosse per lui non solo un semplice alleato, ma anche la risorsa più importante di cui potesse disporre, abbiamo potuto dedicarci all’insegnamento nei suoi confronti del Metodo vero e proprio e sciogliere insieme a lui la complicata matassa che era diventata la sua vita.
È cominciato tutto nel modo più semplice e intuitivo: messe da parte le app, le strategie e i supporti digitali su cui aveva provato a fare affidamento in passato, Alessandro ha ripreso in mano carta e penna e ha stilato una lista di tutte le attività che svolgeva o doveva svolgere ogni giorno.
È proprio qui che il Metodo Ercole è entrato nel vivo, insegnandogli:
- con certezza matematica quali delle attività in quella lista avessero la priorità sulle altre
- quali andassero svolte personalmente e quali eventualmente delegate
- in che momento della giornata andassero svolte e in che ordine
- e quanto tempo fosse necessario dedicare a ogni singola attività.
A questo punto non c’era più spazio per approssimazioni o improvvisazione: tutto doveva rientrare in un ordine preciso; a ogni attività, anche quella apparentemente più banale, doveva corrispondere un blocco di tempo determinato, la cui durata teneva conto sia del tempo previsto per il suo svolgimento che per gli eventuali imprevisti ad essa collegati.
Questa stessa logica andava ovviamente applicata non solo nella sfera professionale ma anche in quella personale.
Non si è trattato di un percorso facile, nonostante la caparbietà e l’impegno che Alessandro aveva dimostrato già in passato; ma del resto non è la facilità del percorso che ripaga, quanto l’impegno e l’ambizione di voler lavorare sodo per risolvere definitivamente le proprie difficoltà.
Grazie a ciò, i cambiamenti positivi per Alessandro non sono tardati ad arrivare, e li ha potuti osservare ben prima di completare il corso.
Già nelle prime settimane infatti, quando stava solo cominciando a riorganizzare le sue giornate, Alessandro ha notato come seguire una Routine Giornaliera precisa e affidarsi a supporti cartacei come il Piano Settimanale e il Taccuino Giornaliero lo aiutassero a tenere la mente più libera e serena, cosa che gli facilitava di gran lunga il lavoro e ovviamente aumentava la sua efficienza.
I risultati in campo lavorativo sono andati aumentando e migliorando nel corso del tempo, andando a influenzare in positivo anche la sfera privata: ogni aspetto della sua vita godeva finalmente di un’organizzazione impeccabile, che gli permetteva ora di essere sia un imprenditore di successo che un padre premuroso e presente.
Se non ti bastano le nostre parole, ecco la testimonianza di Alessandro su quanto grande sia stato l’impatto del Metodo Ercole nella sua vita:

“Quando hai di fronte un metodo che ti mette davanti alla realtà dei fatti non puoi fare altro che accettare le cose per come stanno.
[…]
In poco tempo, sfruttando quello che ho appreso, ho triplicato il mio fatturato e proprio ieri ho chiuso un accordo commerciale molto importante con una multinazionale. Sai oltre al mio progetto cosa è piaciuto a questa azienda?
Il fatto che sono riuscito a esaudire le loro richieste nella metà del tempo richiesto.
Effettivamente devo dire anche per questo grazie a Nicola e Attilio.
Quello invece che voglio dire a te se sei qui davanti e stai leggendo, è: non perdere tempo.
Il tempo è la risorsa più preziosa che abbiamo, non ha un prezzo, quindi non puoi perdere questa occasione.
Fai come me e non perdere tempo, diventane il padrone”.
COSA PUOI IMPARARE DAL CASO STUDIO?
La sensazione che il tempo sia nemico degli imprenditori è molto diffusa in loro, soprattutto quando si vedono assillati da impegni, scadenze, appuntamenti che affollano le loro giornate e che non possono sempre delegare ad altri.
Il caso di Alessandro, che da una situazione di completa perdita sotto il profilo personale e professionale ha ribaltato la sua vita ottenendo il successo che sperava e meritava di ottenere, dimostra come il tempo sia in realtà il miglior alleato a disposizione di tutti gli imprenditori.
E per trasformare un “nemico” nell’alleato più prezioso che ci sia, la soluzione migliore è disporre di un Metodo cucito su misura per loro, per imparare a gestire il tempo al meglio e proseguire infine diritti verso il successo professionale e personale.
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